Premio Acquaformosa che Accoglie 2018
Jacopo Storni
Premio “Acquaformosa che accoglie” al giornalista e scrittore Jacopo Storni per il suo impegno ad andare ostinatamente in direzione contraria offrendo al lettore un altro punto di vista sugli immigrati.
Con il suo “Siamo tutti terroristi”, passando per “L’Italia siamo noi”, Jacopo Storni si è spogliato del pietismo e dei luoghi comuni che raccontano solo e sempre un volto dell’immigrazione; ha incontrato professionisti che arrivano da diverse parti del mondo e arricchiscono l’Italia, ha mostrato come in molte zone d’Italia il multiculturalismo sia già una realtà. E’ un giornalismo quello di Jacopo Storni che, come lui stesso ha confessato, incontra non poche opposizioni nel mondo editoriale.
Il premio “Acquaformosa che accoglie” anche perché nel suo “Siamo tutti terroristi” c’è un po’ di noi.
Donatella Loprieno
“Accompagnare al sostantivo “diritto” l’aggettivo “costituzionale” significa qualificare politicamente i valori protetti dall’ordinamento giuridico. Da ciò deriva che il diritto costituzionale è continuamente attraversato, o meglio costituito, da due dimensioni: quella politica e quella giuridica. Detto ancora in altri termini, il giurista costituzionalista non può essere asservito a nessun potere e deve denunciare le minacce alla libertà delle persone da parte non solo delle pubbliche autorità ma da parte di altri privati.”
Prendiamo in prestito le sue stesse parole nel consegnare il premio “Acquaformosa che accoglie” alla Prof.ssa Donatella Loprieno che, con il suo infaticabile lavoro di docente e studiosa, è da sempre impegnata sul fronte dei diritti di chi arriva nel nostro Paese. Donatella lo fa con intelligenza, onestà e passione travolgente, molto calabrese, credendo fermamente che difendere i diritti umani sia la causa giusta.
Maria Francesca D’Agostino
Il fenomeno migratorio ha molte anime: quando parliamo di immigrazione e immigrati parliamo di diritti, di geopolitica, di storia, di economia, di clima e di sviluppo sostenibile.
Il premio Acquaformosa che accoglie alla Prof.ssa Maria Francesca D’Agostino perché con professionalità e competenza ha analizzato e insegnato tutte le anime che stanno dietro le ragioni del migrare.
Il suo lavoro è sempre stato frutto di uno studio condotto con profonda onestà intellettuale, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo verso quei territori che accolgono, consapevole che una vera integrazione passa necessariamente per il sostegno continuo e costante a quei territori.
Ahmed Berrou
Le diversità ci rendono più ricchi, è costruendo ponti che si può pensare a un futuro migliore. Siamo tutti fratelli, non conta il colore della pelle o la religione.
Padre Mussie Zerai
Sacerdote e operatore umanitario per i rifugiati, padre Mussie Zerai, è stato ed è coinvolto nel salvataggio di profughi in pericolo in mare da più di dieci anni. Nel 2006 fonda in Italia l’organizzazione umanitaria Agenzia Habeshia, il cui compito è, tra le altre cose, sostenere migranti e rifugiati nei loro rapporti con le autorità. In un momento storico poi, dove l’indifferenza e il distacco dall’altro si manifestano spesso in un crescente di azioni contrarie il suo impegno quotidiano insiste nel farsi al contrario ponte verso la libera circolazione di ogni essere umano quale portatore di diritti inviolabili a partire dal salvataggio in mare.
La Terra di Piero
Per essersi distinta per l’inclusione sociale, l’insegnamento alla pace, l’educazione alla non violenza ed alla solidarietà. Per avere realizzato il più grande parco inclusivo dedicato a Piero Romeo come simbolo concreto del superamento di ogni barriera fisica e mentale che al mondo di oggi diventano di contro barriere divisorie, o discriminatorie in danno dell’altro, del diverso.