Del Manifesto di Ventotene «Per un’Europa libera e unita», redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, mentre si trovavano al confino come oppositori del regime fascista, oggi ci si ricorda a fatica.
Loujin Ahmed Nasif, aveva 4 anni, ed è morta. Di sete.
Sono rimasti inascoltati gli appelli di Alarm Phone a Malta e alla Grecia, e quindi all’Europa.
Erano in 60 su quel gommone, sono rimasti senza cibo né acqua, e Loujin è morta tra le braccia della madre.
Siamo madri, siamo padri, siamo figli, siamo sorelle e fratelli, siamo mogli, mariti, zii, nipoti, nonni, e ognuno di noi può capire cosa possa voler dire veder morire tra le proprie braccia un nostro amato, non serve alcuna facile retorica.
Dedichiamo un pensiero pieno di umana pietà alla mamma di Loujin, e rivolgiamo un appello a chi vorrà ascoltare, perché l’Europa tutta sia un porto sicuro e accolga ogni essere umano che bussa alle sue porte, prima che l’indifferenza e l’egoismo uccidano la razza umana.